S.S.D. Virtus Romano 1983 | Saranno famosi: la passione (e il sinistro) del piccolo Giovanni
700
post-template-default,single,single-post,postid-700,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,,qode_grid_1300,footer_responsive_adv,hide_top_bar_on_mobile_header,qode-theme-ver-16.6,qode-theme-bridge,wpb-js-composer js-comp-ver-5.5.1,vc_responsive
 

Saranno famosi: la passione (e il sinistro) del piccolo Giovanni

Saranno famosi: la passione (e il sinistro) del piccolo Giovanni

Questa settimana la rubrica dedicata al nostro Settore Giovanile potrebbe intitolarsi “Saranno famosi”. Parliamo infatti del cucciolo della “nidiata” del vivaio gialloverde: classe 2013, sei anni non ancora compiuti, la passione, però, è già quella dei grandi talenti del football e il suo sinistro al fulmicotone promette bene. Vi presentiamo Giovanni Paganica, il più piccolo dei Piccoli Amici. (

Andrea Gasparini, istruttore Piccoli Amici 2012/2013, ci racconta di Giovanni, del suo gruppo e dell’esperienza con i piccolissimi gialloverdi.

«Giovanni è il più piccolino, l’unico 2013 del gruppo. È un bimbo molto timido e all’inizio era un pò spaesato, quando è venuto al campo le prime volte sembrava aver cambiato idea e non voler proseguire. Il primo mese, quindi, non è stato facile, faceva molta fatica anche a relazionarsi con gli altri bambini. I genitori e la nonna mi raccontavano che faceva fatica a venire. Questo all’inizio, perché poi tutto è cambiato e Giovanni ha iniziato a non veder l’ora di venire al campo per gli allenamenti.

Ora la sua passione per il calcio è evidente e il suo sinistro è davvero sorprendente. Ha molta testa, è tecnico e capisce le cose al volo. Nonostante sia il più piccolo, è davvero molto sveglio. Credo di poter dire che farà strada.

Il mio gruppo è formato da quattro bambini in totale. Come per Giovanni, anche per i suoi compagni l’inizio non è stato facilissimo, ma adesso vengono tutti molto volentieri. Il rapporto con i genitori dei bimbi è molto buono e collaborativo ed anche questo aiuta molto.

Il primo anno di calcio di un bambino è molto importante, è durante questo periodo che vengono gettate le basi tecniche. Per parlare di quelle tattiche, invece, è un po’ prematuro, anche perché la cosa che conta di più è il divertimento.

Questo è il mio secondo anno alla Virtus e ci tengo a ringraziare Gilberto Dissegna, Onorio Zen, Paolo Bosio ed Alberto Farina per avermi dato questa opportunità. È un percorso che mi ha fatto e mi sta facendo crescere veramente tanto, in particolare dal punto di vista della responsabilità, aspetto fondamentale quando si ha a che fare con i più piccolini».

No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.