S.S.D. Virtus Romano 1983 | Caro amico ti scrivo…
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Caro amico ti scrivo…

Caro amico ti scrivo…

Hanno messo le ali e, in un batter di ciglia, sono volati via… Lassù. Per sempre.

Tre grandi sostenitori della Virtus Romano, tre storie di attaccamento alla famiglia GialloVerde.

Gastone Sella era una “colonna portante” della Società. Di primo acchito pareva di trovarsi innanzi ad un uomo austero. Quando scavavi e andavi oltre la corazza, ti rendevi subito conto di avere il privilegio di parlare con una persona pragmatica, estremamente saggia. Grande conoscitore del gioco del calcio, che seguiva con occhio critico, aveva la virtù di guardare dentro le azioni, gli atteggiamenti e di scorgere la “chiave di volta” per ottenere il meglio dai ragazzi. Era la sintesi perfetta tra la tradizione, come custode dei principi educativi, e la modernità, sempre orientato alla ricerca del modo più adeguato per rendere gli atleti consapevoli dell’importanza di alcuni valori, da promuovere in campo e fuori dal campo. Ha seminato tanto nell’ultratrentennale esperienza di dirigente, soprattutto in termini di incoraggiamento; ha ricevuto altrettanto affetto da parte di tanti ragazzotti, ora adulti, che l’hanno considerato, nell’ambiente sportivo, un “padre putativo”.

Nico Pavin è stato una risorsa preziosa della Virtus Romano. Uomo genuino, fattivo collaboratore, ma soprattutto amico. Per numerose stagioni ha offerto, con passione, un contributo importante per la nostra associazione sportiva, sempre pronto a dare una mano in svariate mansioni (lo ricordiamo, soprattutto, a bordo del pulmino societario, in veste di autista nei tragitti da casa verso il campo sportivo dei nostri giovani del Settore Giovanile). Conosceva quasi tutti i ragazzi per nome; ci teneva ad essere presente alle partite per sostenerli. Dedicava loro attenzione, li spronava a dare il massimo in ogni occasione, li rincuorava con una pacca sulla spalla nei momenti di difficoltà; quando serviva non risparmiava loro qualche strigliata perché si rimettessero in carreggiata. Era solito dire che il servizio a favore dei giovani gli dava slancio, lo rendeva felice. Per tanti di loro è stato una figura carismatica per via del suo carattere espansivo, un “beniamino”.

Enrico Cherubin ha trascorso solo un anno alla Virtus; in così poco tempo, però, la magia del suo carattere ha lasciato un segno indelebile. Era il calciatore che ogni allenatore vorrebbe allenare: umile, propenso all’ascolto, attento, intelligente, tenace. Era bravo, lo sapeva. La sua vera forza, però, stava nel mettere sempre il collettivo al primo posto. Era sorprendente come quel ragazzo avesse la maturità del veterano e lo stile del gentiluomo. Nutriva un amore smisurato per il gioco del calcio. La sua energia, la sua grinta ineguagliabile sapevano contagiarti. Custodiva in sé uno “scrigno” di virtù, oramai molto rare. Un uomo spogliatoio ed un esempio da seguire per i ragazzini che sognano l’approdo in Prima Squadra.
“The show must go on…” Si direbbe così nel gergo dello spettacolo. È stato straziante ricevere la notizia della loro dipartita, un durissimo colpo da “ammortizzare”, perché hanno lasciato un grande vuoto nella nostra comunità. È doveroso, allora, non dissipare i buoni principi che Gastone, Nico e Cheru hanno lasciato a chi ha condiviso insieme a loro momenti piacevoli.

Il filo invisibile, che ci lega eternamente a loro, è il pallone. Così, da quando non sono più accanto a noi, abbiamo cercato di ricordarli con dei tornei riservati a squadre dell’Attività di Base… lì dove ci sarebbero stati tanto d’aiuto per infondere alle giovani leve e alle loro famiglie i valori autentici del gioco del calcio: il senso di appartenenza, la passione, la responsabilità.

Il ricordo tocca le corde dell’anima e scende sempre un velo di tristezza in occasione di queste manifestazioni giovanili. La presenza, il sorriso, la spensieratezza di tanti bambini nel rincorrere la palla, la gioia per un gol sono, però, il segno che la memoria di chi ha fatto, nel suo piccolo, qualcosa di grande per un’associazione sportiva, va mantenuta viva.
Gastone, Nico, Enrico… anche se non sarà mai abbastanza, GRAZIE per la vostra testimonianza!

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