S.S.D. Virtus Romano 1983 | A tu per tu con… ANDREA CANNELLA
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A tu per tu con… ANDREA CANNELLA

A tu per tu con… ANDREA CANNELLA

“A TU PER TU CON…” è un nuovo spazio di approfondimento a 360° con i protagonisti della nostra squadra!
Sogni, ricordi, aneddoti e curiosità per conoscere meglio chi, ogni domenica, ci fa tifare sempre più forte per la VIRTUS ROMANO!

Questa settimana la “RAFFICA DI DOMANDE” tocca al nostro ANDREA CANNELLA!

Quando e dove sei nato? Il 21.02.92 a Catania.

Ruolo? Attaccante.

La partita che ricordi con più affetto e perché? La partita dello scorso anno contro il Fellette. C’era il campo impraticabile e ho fatto gol su fuori gioco. Una svista dell’arbitro ci ha portati alla vittoria del derby per 2-1. È stata una beffa per loro ed una grande gioia per noi.

Il gol che ricordi con particolare affetto? Un gol dell’anno scorso al volo da fuori area su un calcio d’angolo. Mi sembra fosse la partita contro il Castion. Anzi… forse direi quello ad Arten, lo scorso anno, quando abbiamo battuto la prima in classifica. Ho segnato dal limite dell’area, a giro su secondo palo.

Se potessi rigiocare una partita quale sarebbe e per quale motivo? Mi ripeto, quella ad Arten l’anno scorso. È stata una partita che mi ha dato forti emozioni che mi piacerebbe rivivere. Loro erano primi in classifica, abbiamo vinto 3-2 al fotofinish con un giocatore espulso. È stata una cosa piuttosto soddisfacente, anche perché abbiamo chiuso il girone di andata come primi.

Com’è nata la tua passione per il calcio? Io ho vissuto a Montebelluna per un paio d’anni, fino alla prima elementare, poi ci siamo trasferiti a Ca’ Baroncello. Il mio vicino di casa mi ha invogliato ad andare a giocare con la squadra di quartiere e così iniziai. Avevo 7 anni.

Hai un giocatore a cui ti ispiri? Direi di no, ma ritengo abbiamo tanti calciatori che possono essere un esempio per umiltà, come Del Piero. Poi nel suo caso anche a livello tecnico e come figura.

Hai un soprannome in campo? Sì, mi chiamano Canne, abbreviando il cognome.

Qualche domanda sulla vita di spogliatoio. Chi è il più lento tra di voi a farsi la doccia? Alessandro Zen, senza dubbio.

Il tuo compagno più elegante, quello che ci tiene di più al look, ai capelli… Beh, “bel ciuffo”, ovvero Edoardo Fiorese!

Il più casinista? Quello che spara più cavolate è Nicolò Costa.

Qual è la scelta che rifaresti e quella che non rifaresti nel tuo percorso calcistico? Ti rispondo che rifarei tutto come ho fatto, perché anche quelle scelte che, col senno di poi, si sono rivelate non proprio azzeccate alla fine mi hanno aiutato a crescere. Ci sono stati dei momenti belli e dei momenti meno, ma fa tutto parte del gioco.

Se non avessi fatto il calciatore, quale sport ti sarebbe piaciuto praticare? Io pratico snowboard, sono un appassionato, quindi credo mi sarei dedicato a quello.

Come ti vedi tra 10 anni e dove? Finché potrò giocherò. Cercherò di appendere le scarpe al chiodo più in là possibile. Faccio fatica ad immaginare la mia vita senza il calcio.